Assen, un nuovo inizio per van Der Mark
Wednesday, 10 April 2019 07:46 GMT
Il commentatore del WorldSBK, Steve English, analizza il difficile inizio di stagione dell'olandese in vista del suo round di casa
C’è sempre qualcosa di speciale nel correre la gara di casa. Basta chiederlo ad Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) dopo che ha scalato il muro di Aragon e Michael van der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team) spera di poter fare lo stesso in questo weekend ad Assen.
Dopo aver vinto il titolo mondiale nella Supersport, van der Mark è riuscito ad attirare l’attenzione degli appassionati diventando una vera celebrità tra gli sportivi olandesi. Oggi, ha una popolarità paragonabile a quella dei calciatori con la famosa maglia arancione ed è impaziente di tornare a dimostrare il proprio talento.
“Stare sulla porta del box alla gara di casa è speciale - spiega il pilota del Pata Yamaha WorldSBK - ho ottenuto diversi podi ad Assen e quando guardo la folla sulle tribune, è incredibile! L’appuntamento casalingo è un momento speciale dell’anno, e non vedo l’ora che arrivi”.
Il round di Assen non potrebbe arrivare in un momento migliore per van der Mark. Ha affrontato un inizio di stagione difficile, a differenza del suo compagno di squadra, Alex Lowes, che invece è migliorato. Van der Mark sa di doversi riscattare dimostrando di che cosa è capace. Lowes è stato il leader della Yamaha in queste sette gare.
Il suo talento, la sua velocità e determinazione non sono messi in discussione, ma i primi appuntamenti stanno dimostrando il contrario rispetto allo scorso anno quando il numero 60 era il migliore tra le Yamaha. Questo round nazionale potrebbe essere l’occasione per ripartire. “Assen è una pista dove, se sei a tuo agio sulla moto, puoi andare davvero forte pur avendo meno potenza - ha spiegato l’olandese - tutti sono vicini. La Ducati sarà forte soprattutto a metà pista, all’uscita De Strubben e sul rettilineo ma si può guadagnare molto tempo anche lungo il settore finale. Penso che sia un circuito dove si corrono le gare più martellanti”.
E se c’è un rivale con cui vorrebbe misurarsi, quello è Alex Lowes: “Vuoi sempre battere il tuo compagno di squadra - dice van der Mark - Alex sta andando molto bene quindi dobbiamo lavorare sui dettagli della moto. In qualifica, se riesco ad essergli vicino sarà poi più facile stargli davanti in gara. È ancora inizio stagione, ci sono delle differenze ma non sono insormontabili. Di sicuro, faremo il possibile per mettere a posto ogni piccolezza”.
Assen è una pista speciale per ogni piloti o membro del paddock, è conosciuta ovunque come “La Cattedrale”. Vanta la più ricca storia di Gran Prix, come nessun altro circuito al mondo ed è stato spesso lo scenario di alcune delle più celebri battaglie del WorldSBK, a volte persino fuori dalla pista, come con Frankie Chili quando in vestaglia è andato a cercare Carl Fogarty durante la conferenza stampa; o Chaz Davies e Jonathan Rea pronti a discutere al Parc Fermé nel 2017.
Le curve veloci e i settori tecnici sono il tratto distintivo della pista con la favolosa Chicane GT. Colui che si giocherà tutto in questo weekend è van der Mark che spera di lasciare il segno perché con Bautista che ha collezionato nove vittorie consecutive, è più facile puntare al secondo podio.
“Non penso di essere aggressivo quando sono in pista - dice l’olandese sorridendo - Ma non sono uno che si spaventa. Se non fossi aggressivo, non vincerei mai niente. Da mio padre ho preso il talento alla guida, ma ho un carattere molto simile a quello di mia madre. Di solito sono molto calmo, o almeno fino a quando non salgo in moto. Sono capace di cambiare immediatamente mentalità. Se devo essere aggressivo, lo divento subito. È questo che mi aiuta a guidare al meglio”.
La gara di casa è una gara speciale. Si ha la possibilità di ricominciare la stagione, sarà quello che riuscirà a fare van der Mark? Scoprilo seguendo tutti gli appuntamento del Motul Dutch Round con VideoPass WorldSBK.