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Intervista a Jack Kennedy

Tuesday, 26 November 2013 11:25 GMT
Intervista a Jack Kennedy

Jack Kennedy ha dimostrato tutto il suo valore e potenziale nella prima stagione assoluta nel Mondiale Supersport, concludendo al settimo posto in classifica e restando costantemente nella top-10 in gara. Il venticinquenne di Dublino, dopo aver portato la Honda CBR600RR del Team Rivamoto Honda a risultati di altissimo livello, si prepara alla nuova avventura nel Team PTR, puntando ad obiettivi ancora più importanti nella competizione.


Com'è stato il tuo primo anno in WSS?


"Davvero fantastico. L'inizio stagione a Phillip Island è andato oltre ogni aspettativa, con un quinto posto in griglia ed il primo piazzamento nella top-10. Questo risultato ci ha galvanizzati, anche perché sapevamo di poter essere competitivi. L'obiettivo era di conquistare il maggior numero possibile di punti in stagione e ci siamo riusciti. La costanza di risultati ci ha ripagati ed il settimo posto in classifica ha rappresentato un gran risultato, visto il duro lavoro della squadra. Sono davvero contento del mio debutto in Supersport."


Ti aspettavi un livello tanto alto nella competizione?


"Certamente, è un bel balzo in termini di performance ma è per questo che ho deciso di entrare a farne parte. Le gare sono molto avvincenti e tirate e non c'è una grandissima differenza tra i primi venti, quanto a tempi sul giro. Questa stagione è stata dominata da Sam (Lowes) e Kenan (Sofuoglu), con altri otto piloti a contendersi l'ultimo gradino del podio. E' importante essere sempre al meglio, perché un piccolo errore in prova o in qualifica può costare molto caro in gara. L'essere nelle prime posizioni ad inizio della corsa è cruciale, perché in certi casi il recupero è quasi impossibile."

 

Hai mostrato di essere molto veloce in prova, nonostante non conoscessi la maggior parte delle piste e fossi con una nuova squadra. A tratti però è sembrato che ti mancasse qualcosa in gara, puoi dirci cosa?


"E' stato un anno di apprendistato per me, viste tutte le novità. Ho imparato i circuiti abbastanza rapidamente e questo è stato un bene, perché sono riuscito ad andare forte anche in qualifica. In gara però, ho faticato un po' più del previsto. Ci sono sempre dei 'se' e dei 'ma', però posso ritenermi soddisfatto delle performance in gara. Sui tracciati più lenti e tortuosi riuscivo a rendere al meglio, mentre su quelli più veloci, pagavo in termini di velocità di punta e ciò era abbastanza frustrante.


La partenza è stata un problema in qualche occasione, un peccato perché in certi casi ho buttato via il buon lavoro fatto in qualifica. Il problema principale è stato dato dalla gestione delle gomme, ma in questo senso sono migliorato molto, una volta acquisita la giusta esperienza nel campionato.


A Portimao abbiamo avuto la possibilità concreta di finire sul podio. Ho iniziato nel migliore dei modi, lottando con Kenan e Sam per la prima posizione nelle qualifiche 1. Purtroppo nel secondo turno c'è stato un contatto tra me e Sam e sono finito per terra, battendo il ginocchio. Non sapevo neanche se sarei stato in grado di correre, dato che riuscivo a malapena a stare in piedi, invece sono sceso in pista ed ho chiuso al sesto posto, ripetendo il mio miglior risultato stagionale. Un buon risultato, sopratutto alla luce dell'infortunio, ma in condizioni ideali sono convinto che avrei potuto terminare la corsa tra i primi tre."


Com'è stato lavorare con il team Rivamoto?


"Perfetto, non potevo trovare una squadra migliore per il mio primo anno. Siamo entrati in sintonia sin da subito e, visto che avevamo gli stessi obiettivi, non mi sono mai sentito sotto pressione. Come dice il motto 'un pilota felice è un pilota veloce'. La squadra ha fatto il massimo per darmi una moto competitiva, cercando al tempo stesso nuove soluzioni per migliorarla. Con Andy e Fulvio - i miei meccanici - dalla mia parte sapevo di essere in buone mani e questo mi ha dato ulteriore fiducia in pista. Sono stato fortunato ad avere un mentore come Jeremy McWilliams, ho lavorato davvero bene con lui ed ho imparato molto. Lo ringrazio per aver scommesso su di me e per avermi dato la possibilità di debuttare sul palcoscenico mondiale. Ringrazio tutta la squadra, è stato un privilegio trascorrere quest'anno con loro; anche se abbiamo preso strade diverse ci siamo lasciati da buoni amici. Auguro al Team Rivamoto il meglio per il futuro."


Che cosa farai il prossimo anno?


"Correrò di nuovo in WSS, ma con il Team PTR Honda. E' bello avere già delineato il programma per il 2014, se continuerò a migliorare come ho fatto quest'anno riuscirò a togliermi qualche soddisfazione. Sono entusiasta di entrare a far parte di PTR, un team che ha dimostrato di poter lottare per il titolo in passato con Eugene (Laverty), Jules (Cluzel) e Sam (Lowes). L'apprendistato è finito, ora posso puntare al podio ad ogni gara ed il mio obiettivo è quello di lottare per il titolo. Sarò nuovamente in sella ad una Honda e credo che i cambiamenti a livello regolamentare possano giovare a questa moto. Non sarà facile e so che il livello sarà più elevato che mai, ma sono pronto a fare il salto di qualità."