Melandri conquista la doppietta in grande stile
Guintoli, secondo, recupera altri 4 punti su Sykes, terzo al traguardo.
Marco Melandri (Aprilia Racing Team) ha chiuso con un sonoro successo il decimo round del Campionato Mondiale eni FIM Superbike, conquistando a Jerez la seconda doppietta stagionale dopo quella di Sepang dello scorso mese di giugno. Il ravennate porta quindi a cinque il numero di successi stagionali ed a diciotto quelli in carriera nella competizione, salendo al secondo posto assoluto come numero di vittorie tra i piloti italiani nel Mondiale, dietro solo a Max Biaggi (21).
Dopo aver ottenuto la seconda posizione ai danni del capo classifica Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), Melandri ha atteso qualche passaggio prima di infilare con successo il compagno di squadra Sylvain Guintoli, ad inizio del sedicesimo giro.
L’ex Campione del Mondo 250cc ha gestito la testa della corsa perfettamente, nonostante i vani tentativi del francese di riappropriarsi della prima posizione, che gli avrebbe permesso di ridurre notevolmente lo svantaggio in classifica ai danni di Sykes, terzo al traguardo.
Con due round e quattro gare ancora da disputare, il pilota ufficiale Kawasaki detiene ora 31 punti di margine su Guintoli e 70 su Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike), quinto al traguardo dietro a Chaz Davies (Ducati Superbike Team).
Sesto posto per Eugene Laverty (Voltcom Crescent Suzuki), seguito da un Loris Baz (Kawasaki Racing Team) in difficoltà dopo un’ottima prima fase della corsa. Chiudono la top 10 Leon Haslam (Pata Honda World Superbike), Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki) e Toni Elias (Red Devils Roma Aprilia), con Sylvain Barrier undicesimo e primo classificato della classe EVO davanti a Sheridan Morais (Iron Brain Grillini Kawasaki).
Cadute per i piloti EVO David Salom (Kawasaki Racing Team), Niccolò Canepa (Althea Racing Team) ed Alessandro Andreozzi (Team Pedercini Kawasaki), mentre per l’alfiere del Ducati Superbike Team Davide Giugliano è arrivato un mesto ritiro, a causa di un problema tecnico al termine del terzo giro. Per il romano si tratta del terzo passaggio a vuoto consecutivo, dopo quello di gara 1 e della seconda corsa di Laguna Seca.