Leon Haslam: 'I prossimi tre round saranno cruciali per la nostra stagione'
Il pilota britannico spera di continuare sulla scia dei risultati di inizio stagione.
Leon Haslam sta vivendo un periodo magico della sua carriera, dopo il passaggio, avvenuto questo inverno, all’Aprilia Racing Team – Red Devils. Il pilota originario di Derby, Inghilterra centrale, ha dimostrato subito un ottimo feeling con la RSV4 ufficiale, conquistando una vittoria e tre secondi posti nelle prime quattro gare della stagione. In attesa del terzo round della stagione, in programma al MotorLand Aragon dal 10 al 12 aprile prossimi, il pilota inglese sta continuando la preparazione, con alcune sessioni di fisioterapia volte a migliorare la sua forma fisica, ancora affetta da infortuni di lieve entità:
“Faccio fisioterapia ogni giorno come parte dell’allenamento con il mio preparatore atletico, in quanto ho ancora dei piccoli infortuni alla gamba ed alla spalla, ma niente di grave” ha commentato Haslam. “Fa comunque parte della routine di allenamento, che include minibike e trial. È bello essere di nuovo a casa per qualche giorno, anche il tempo non è dei migliori, quindi la maggior parte della preparazione la faccio in palestra ed in casa”.
Guardando indietro alla trasferta tailandese, Haslam è più che contento dei risultati ottenuti, nonostante pensa che con qualche accorgimento avrebbe potuto lottare anche per il successo: “Il pacchetto a disposizione e la squadra sono fantastici. Quando siamo arrivati in Thailandia pensavamo di essere un po’ indietro rispetto ai nostri avversari, ma nel quarto turno di libere siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio e la moto andava molto forte. In gara purtroppo abbiamo fatto un errore con la scelta delle gomme ma il passo era comunque buono, credo che le possibilità di successo siano per noi sfumate nelle fasi iniziali di entrambe le corse, essendomi trovato in lotta con altri piloti”.
Haslam è ansioso di scendere in pista al MotorLand Aragon, un tracciato sul quale non ha mai brillato in passato. Conscio delle potenzialità della moto però, l’ex vice-campione WorldSBK sente di poter puntare a risultati di tutt’altro livello quest’anno:
“Per quanto riguarda Aragon” ha continuato Haslam, “in passato non ho mai ottenuto risultati entusiasmanti su questa pista. Al contrario però, è una tracciato che si adatta molto bene alle caratteristiche della RSV4 e per questo motivo sono curioso di vedere cosa sarò in grado di fare. Penso che sarà una delle gare più dure della stagione, in quanto è il circuito di casa per il Kawasaki Racing Team e l’anno scorso i due piloti della squadra hanno fatto primo e secondo in entrambe le corse”.
“Ovviamente cambierà un po’ la situazione visto che quest’anno useremo la configurazione FIM, ma sono altre le parti della pista su cui devo lavorare e credo che ora sia un tracciato molto stile ‘Moto2’. Penso che Jordi andrà molto forte qui e spero che entrambi riusciremo a battere le Kawasaki”.
L’ex pilota ufficiale BMW e Honda sente che i prossimi tre round saranno cruciali per l’andamento della stagione: “Quella di Aragon, perché è l’appuntamento di casa per KRT e poi Assen ed Imola, in quanto sono i tracciati su cui Jonathan (Rea) ha vinto più gare in passato. L’aspetto su cui stiamo lavorando maggiormente è il comportamento della moto nei cambi di direzione e queste tre piste ne hanno davvero tanti. Dopo questi tre appuntamenti, arriveranno tracciati più favorevoli all’Aprilia”.
In Thailandia, per la prima volta Haslam si è trovato a lottare per le posizioni di vertice, con il suo grande amico e rivale Alex Lowes, una situazione nuova che quest’anno potrebbe ripetersi in diverse occasioni: “Per me non cambia molto essere amico di Alex, voglio batterlo come tutti gli altri. Mi ha fatto ovviamente piacere vederlo lì davanti, a maggior ragione dopo le difficoltà che ha avuto in Australia. L’obiettivo è di far meglio di chiunque sia in pista, non importa chi egli sia. Sono stato vicino ad Alex, come a Sam, per anni ed è bello essere testimone della loro maturazione a livello professionistico, nonostante la loro ancora giovane età. Possiamo allenarci, ridere, scherzare insieme e motivarci a vicenda, ma una volta in sella ad una moto siamo tutti rivali”.