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La spiegazione della squalifica di Mahias

Tuesday, 18 September 2018 13:52 GMT

Il commentatore del WorldSBK Steve English chiarisce i dubbi e le confusioni, generati dal problema del francese 

Le corse motociclistiche ad alti livelli sono come qualsiasi altro sport. È un’eterna lotta tra uomo e macchina, dove entrambi spingono al massimo per trarre la miglior prestazione. Ci sono pochi eventi più adrenalinici di una gara. Ogni volta che il Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike scende in pista, c’è azione ed intrigo, ma il finale della gara del Campionato Mondiale FIM Supersport a Portimao è uno di quelli che entra di diritto nella storia dello sport.

La bandiera rossa è stata esposta pochi secondi dopo che il leader della corsa Lucas Mahias (GRT Yamaha Official WorldSSP Team) aveva iniziato l’ultimo dei 18 giri, ma qui è iniziato il dramma. Il francese si è trovato in difficoltà a causa di una foratura alla gomma posteriore che lo hanno costretto a fermarsi sul rettilineo principale. 30 minuti di duro lavoro sono stati vani in un attimo e 25 punti stavano svanendo.

Sconsolato, ha lasciato la moto ad un commissario di pista alla curva 1. Ma, ad insaputa del campione del mondo in carica, un altro marshal era sul punto di esporre una bandiera rossa. Mahias ha capito che doveva rientrare ai box, perché i punti erano ancora recuperabili.

Entrano in gioco alcune regole: tutte sotto l’Articolo 1.26 del Regolamento del Campionato Mondiale FIM Supersport, quando viene esposta una bandiera rossa dalla direzione di gara. La chiave è rientrare ai box prima che siano passati cinque minuti dall’esposizione della bandiera, per poter aver concluso la gara. In questo modo viene confermato l’ordine di arrivo del giro precedente alla bandiera rossa.

Stando così le cose, Mahias era ancora in testa. Il 29enne ha pensato di poter portare la moto ai box e conquistare la vittoria. Ma, oltre ai cinque minuti, ci sono altre regole da considerare. Per essere dichiarato un pilota che ha tagliato il traguardo, si ha bisogno di essere un partecipante attivo nel momento in cui viene esposta la bandiera rossa (art. 1.26.1). Mahias non era ufficialmente ritirato quando è stata sventolata la bandiera, i risultati ufficiali riportavamo un problema tecnico e poteva provare a rientrare ai box come partecipante attivo.

Quindi Mahias aveva cinque minuti per tornare in pitlane e prendersi la vittoria, così ha fatto di tutto per riportare la moto ai box. È caduto due volte in quello che è stato il suo ultimo intenso giro, in sella alla YZF-R6 che guidava in condizioni difficili ma che voleva riportare ai box. Il francese è stato eroico e questa impresa non sarà dimenticata facilmente, ma dopo la seconda caduta è stato costretto a tagliare l’ultima curva perché non voleva “far cadere benzina o olio sulla pista dopo le cadute”.

Sfortunatamente per Mahias e per il team GRT Yamaha, c’è un comma del regolamento (art. 1.21.3) che afferma che “i piloti devono usare solamente la pista per rientrare in pitlane”, a meno che “non lascino accidentalmente la pista, che poi riprendono nel punto indicati dagli ufficiali o in un punto in cui non possa trarre vantaggio”. In condizioni di gara, la Direzione Gara potrebbe infliggere la penalità di dover cedere la posizione o “ulteriori penalità”.

In regime di bandiera rossa, la Direzione Gara ha scelto di dichiarare il risultato con Lucas Mahias non classificato e questo vuol dire che Federico Caricasulo (GRT Yamaha Official WorldSSP Team) è stato dichiarato vincitore. L’adrenalina della gara si è trasformata in uno scontento per il team WorldSSP, che ha visto un pilota della propria squadra vincere ed un altro lottare invano.

Rivivi l’azione della spettacolare ed intensa gara del WorldSSP in Portogallo con il WorldSBK VideoPass.