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Un possibile team satellite per il BMW Motorrad WorldSBK Official Team è qualcosa di cui si parla fin da prima della ripartenza della stagione 2020 del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike. Lo aveva spiegato anche il Team Principal Shaun Muir nel mese di maggio. Sembrano essere aumentate molto le possibilità di vedere nel 2021 più di due BMW sulla griglia di partenza come anticipato da Muir che prima del Round Pirelli di Estoril ha confermato i piani della Casa tedesca.

BMW è l’unico costruttore presente in griglia di partenza a non aver schierato un team satellite in questo 2020 mentre sia il Ten Kate Racing Yamaha che il Team GOELEVEN – entrambi Team Indipendenti – sono riusciti a lottare per il podio nell’arco di questa stagione rispettivamente con Yamaha e Ducati dimostrando così che anche i team privati possono lottare con gli ufficiali. Questo è uno degli aspetti chiave per Muir, avere la certezza che qualsiasi team satellite BMW abbia la possibilità di giocarsi le prime posizioni.

Muir nel corso del mese di agosto aveva rivelato che erano in corso delle discussioni con un team del WorldSSP e uno del WorldSBK ma ora ha detto che sono ben tre le squadre in lizza: “A un certo punto lo comunicheremo. È molto piacevole e al tempo stesso rassicurante sapere che ci sono senza dubbio tre team che vogliono avere questo ruolo. Per noi la chiave consiste nella scelta del team giusto in termini di qualità che possa però anche attrarre il pilota giusto. Penso che nelle prossime settimane si deciderà molto velocemente”.  

Per Muir, avere altre BMW sulla griglia di partenza non è casuale. Per la Casa tedesca in questo 2020 ci sono stati diversi momenti da ricordare tra cui anche la doppietta conquistata nella Superpole di Magny-Cours, la prima della sua storia. Finora però è mancato l'apputamento con il podio. Un team satellite che sia in grado di lottare per le prime posizioni è l’obiettivo di Muir.

“Chiaramente – ha aggiunto – ci sono uno o due piloti che potrebbero portare al vertice la nuova M1000 RR facendo parte anche di un team satellite. Vogliamo avere la certezza di poter consegnare a quel team un pacchetto che vada di pari passo con quello che useremo noi dato che non vedo l’utilità di avere una moto troppo diversa da quella di cui disponiamo. Alla base di un team satellite c’è l’idea che questo sia un team partner di quello ufficiale. L’idea è avere due piloti nostri e uno o due in un altro team che possano lottare per le prime posizioni”.  

La S1000 RR in diverse occasioni nell’arco di questo 2020 ha messo in mostra ottime cose e l’anno prossimo in pista con BMW vedremo un pilota del calibro di Michael van der Mark al fianco di Tom Sykes senza dimenticare però il potenziale di una o due moto BMW in più sulla griglia di partenza: il 2021 potrebbe essere una grande stagione per la Casa tedesca.

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