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Muir: "Possiamo arrivare al vertice"

Wednesday, 6 May 2020 11:09 GMT

Intervista con il Team Principal del BMW Motorrad WorldSBK Team che ci parla del grande livello di competitività del Campionato, dello sviluppo della moto e di tanto altro…


Shaun Muir (Team Principal del BMW Motorrad WorldSBK Team) a WorldSBK.com racconta del lavoro della squadra da lui guidata durante questo periodo, di come i piloti Tom Sykes ed Eugene Laverty stanno sviluppando diverse parti della moto e del rapporto che c’è tra Shaun Muir Racing e BMW Motorrad.
 
Il 2020 per BMW è la seconda stagione dopo il ritorno avvenuto nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike e può fare affidamento sulla collaborazione con SMR. Questo legame è molto importante dal momento che la casa tedesca punta in grande all’interno della classe regina delle derivate di serie. Muir spiega il lavoro che viene svolto da entrambe le realtà: “Siamo un tutt’uno, io la vedo così. Abbiamo un bel rapporto; condividiamo idee e lavoriamo insieme a stretto contatto. In pratica si tratta di due strutture che si fondono in una”.
 
“Possiamo arrivare al vertice e puntiamo proprio a questo. Tra il team di sviluppo Motorrad e la nostra squadra abbiamo la sensazione di aver fatto dei passi avanti davvero da gigante e serve soltanto metterli a punto. Non manca molto per arrivare ad arrivare il pacchetto completo”. 
 
Anche i piloti hanno avuto un ruolo molto importante per quanto riguarda lo sviluppo della moto. Muir racconta quali sono stati gli aspetti su cui la sua squadra è riuscita a lavorare in termini di sviluppo da quando è iniziato questo periodo di pausa forzata grazie all’aiuto di Sykes e Laverty. “Ci sono due fronti per quanto riguarda la preparazione del telaio in vista dei test e delle gare. A novembre e gennaio abbiamo fatto delle prove e poi siamo andati in Australia. C’erano degli aspetti ancora incompleti riguardo a questo. Abbiamo quindi sfruttato l’occasione per fare un po’ più di pianificazione su ciò. È stato un grande lavoro di analisi che ora ci sta portando dei risultati”. 
 
Lo studio dei test è il frutto di un programma di lavoro portato avanti da Sykes e Laverty nel corso dell’inverno quando i due piloti si sono concentrati su diversi aspetti della moto. Il britannico e il nordirlandese hanno una grande esperienza nel WorldSBK e ovviamente BMW punta a sfruttare queste conoscenze in termini di sviluppo.
 
Il Team Principal spiega: “Eugene fin dalla prima volta in cui è salito in sella alla moto è stato molto chiaro su ciò che era necessario fare in termini di lavoro sulla parte elettronica per trovarsi a suo agio. Ogni volta, in ogni sessione e in ogni test abbiamo fatto dei passi avanti. Dall’altro lato Tom invece si è concentrato sulla strategia di gara dato che sulla lunga distanza facevamo più fatica gestendo le gomme”.
 
“Gli ingegneri stanno lavorando su questo ma anche su altro. Tom ed Eugene si trovano molto bene insieme. Anche se hanno uno stile di guida diverso ci sono tanti dati e informazioni che vengono condivisi. Una delle cose che ci rende più felici sono i benefici che Eugene ha trovato in termini di configurazione elettronica e di cui può godere anche Tom in alcuni aspetti. C’è un bel passaggio incrociato di informazioni e questo non può che essere positivo per tutta la squadra”. 
 
Le scuderie per acquisire ancora più dati e sviluppo da utilizzare poi per le loro moto possono fare affidamento sui team satellite. Al momento non è il caso di BMW che nel WorldSBK scende in pista con le sue due moto ufficiali. Muir vedrebbe di buon occhio la presenza di una squadra satellite BMW all’interno del Campionato. "Ci sono trattative in corso con BMW Motorrad a Monaco di Baviera riguardo a possibili squadre clienti. Ovviamente noi daremmo volentieri il nostro benvenuto ad eventuali squadre satellite BMW per darci una mano in termini di sviluppo. Ma al momento so solo che se ne sta parlando".
 
Nel WorldSBK ci sono cinque case che puntano alle posizioni che contano. Muir è consapevole che sarà dura. A Phillip Island si è visto il grande livello del Campionato con due costruttori come Yamaha e Kawasaki che sono salite sul gradino più alto del podio mentre BMW ha conquistato la pole position nella Tissot Superpole. Nel corso del fine settimana le cinque scuderie hanno fatto parte del gruppo di testa.
 
In merito al grado di competitività presente nel WorldSBK, Muir afferma: “Vediamo che Kawasaki è davanti a tutti con Jonathan Rea e Alex Lowes. Si tratta di un pacchetto collaudato e quindi non stupisce vederli in quelle posizioni. Lo stesso vale per Ducati. Ora anche Yamaha ha fatto un passo avanti. Toprak Razgatlioglu negli ultimi due anni è cresciuto molto e ora è una realtà nel senso che può vincere regolarmente come anche finire sul podio. Intorno a noi ci sono squadre forti. Anche Honda sta arrivando e non ci metterà molto a trovare il miglior passo. Non sottovalutiamo la competitività del Campionato dato che noi andiamo avanti e miglioriamo velocemente ma anche gli altri fanno altrettanto. È un mondiale tosto”.
 
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