BAUTISTA A TUTTO CAMPO: "Mi sento orgoglioso… voglio risultati con Ducati"
Alvaro Bautista si prepara a vivere il suo ultimo Round con Honda, parla del ritorno con Ducati per il 2022 dicendosi anche fiero del lavoro svolto con il Team HRC
Tanti spunti interessanti in occasione dell’ultimo Round del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2021 in programma in Indonesia sul nuovissimo Pertamina Mandalika International Street Circuit. Il Round Pirelli di Indonesia sarà l’ultimo per Alvaro Bautista con il Team HRC dato che nel 2022 tornerà con il team ufficiale Ducati con cui ha vinto 16 gare alla sua prima annata. Lo spagnolo che domenica festeggerà il 37° compleanno ha parlato della sua decisione, dei suoi obiettivi, delle sue ambizioni dicendo anche che Honda arriverà ad avere una moto molto competitiva.
2022 E IL RITORNO IN ROSSO: “Quando ho avuto la possibilità di scegliere… non è stato facile”
“L’anno prossimo cambierò team e tornerò in Ducati. Sinceramente non mi aspetto niente. Ho guidato la moto due anni fa e non so com’è adesso. Voglio semplicemente provarla, guidarla e recuperare il bel feeling che si era creato in quel periodo. Non mi aspetto niente; non voglio tornare e dire ‘ho intenzione di vincere’ oppure ‘lotterò per il Campionato’.
“Voglio semplicemente ritrovare il bel feeling in sella alla moto, provare a essere veloce e a divertirmi. Voglio dei risultati con Ducati, nel 2019 ho imparato tanto dato che a inizio stagione eravamo molto, molto forti e poi siamo peggiorati. Non ho un risultato o un piazzamento come obiettivo per la prossima stagione, voglio soltanto godermela, guidare la moto e poi vedremo”.
Bautista ha detto che il principale fattore per la sua scelta è stato il tempo, sia per lui per salire su una moto competitiva che per Honda per svilupparne una: “Onestamente quando ho avuto l’opportunità di scegliere tra HRC e Aruba.it Ducati, non è stato facile. HRC è una grande struttura, la Ducati è già una moto buona e competitiva. La mia sensazione è che senza dubbio HRC arriverà ad avere una moto competitiva. Lo hanno fatto in MotoGP™ e lo faranno qui ma penso che abbiano bisogno di più tempo, specialmente in questo Campionato in cui le regole dicono che non puoi cambiare la moto nello stesso modo che invece è permesso in MotoGP™.
“Penso di non essere il pilota più giovane sullo schieramento e non ho tutto questo tempo. La mia decisione è stata una questione di tempo: voglio provare a essere veloce e competitivo e voglio una moto che sia già competitiva. Penso che questa sia stata la mia motivazione che mi ha portato a questo nuovo cambiamento. HRC avrà una moto competitiva ma avrà bisogno di più tempo mentre io quel tempo non ce l’ho”.
SUL 2021: “Mi aspettavo di lottare più da vicino per il podio”
In merito alla sua stagione Bautista si aspettava di più: “La stagione 2021 per me forse è stata peggio di quanto mi aspettassi. Dopo la nostra prima annata con il progetto legato al Team HRC, mi aspettavo di iniziare la stagione in modo migliore. Specialmente nelle prime gare, non penso che siamo migliorati troppo rispetto al 2020, quindi mi aspettavo un po’ di più all’inizio. Abbiamo lavorato nel corso della stagione e fatto delle prove durante le gare ma alla fine è stato difficile trovare un reale passo avanti”.
“Verso metà stagione abbiamo deciso di mantenere il nostro setup base e di compiere alcuni piccoli cambiamenti, lavorando tanto con l’elettronica e la distribuzione del peso della moto. Da metà stagione fino alla fine siamo andati un po’ meglio dato che abbiamo mantenuto la stessa moto e compiuto alcuni piccoli miglioramenti con l’elettronica. Si è trattato di un piccolo passo avanti e alla fine siamo riusciti a lottare per i podi ma alla fine pensavo di giocarmela più da vicino per i primi posti da inizio stagione. Alla fine non è stato facile ma abbiamo fatto alcuni passi avanti con il progetto e con la moto”.
SGUARDO INDIETRO: “Mi sento orgoglioso”
Il 36enne ha detto la sua sui due anni in casa Honda: “Dopo queste due stagioni con il Team HRC, ho imparato più cose sulla Superbike. Prima del 2019 non avevo mai guidato questo tipo di moto e quindi per me era tutto nuovo. Queste ultime due stagioni ho imparato tanto. Ho una maggiore esperienza per quanto riguarda le gomme, le moto, la differenza tra le moto e ho imparato molto anche a iniziare da zero e a sviluppare un progetto nuovo nel WorldSBK. Mi sono concentrato sull’elettronica, sul telaio, sul motore e non solo e quindi ho lavorato in tanti aspetti dove non avevo lavorato nella mia prima stagione”.
“Conosco molto bene il Campionato, ho un sacco di esperienza e tutto questo è stato molto positivo per il mio stile di guida dato che ho imparato tanto, acquisendo molta esperienza per sviluppare un progetto nuovo con HRC. Abbiamo iniziato a dar vita alla moto base per il futuro. Mi sento orgoglioso e anche se i risultati non sono stati quelli che ci aspettavamo, in gara abbiamo fatto del nostro meglio e quindi sono contento del lavoro svolto”.
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