Dopo 14 anni rivedremo in pista nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike un pilota belga. Prima di Loris Cresson (TPR Team Pedercini Racing) l’anno scorso all’Estoril, l’ultimo nel 2006 era stato Didier Van Keymeulen al Lausitzring! Nel 2021 Cresson sarà una presenza fissa e anche il pilota belga più giovane presente sullo schieramento del WorldSBK grazie ai suoi soli 22 anni. Punta anche a essere il primo a conquistare punti nel WorldSBK dopo che l’ultimo a riuscirci nel 1996 a Brands Hatch è stato l’indimenticato Michael Paquay 12° in Gara 2.

Il pilota di Braine-Alleud ha già tanta esperienza su cui poter fare affidamento. Tra il 2012 e il 2015 ha partecipato al campionato spagnolo, francese e tedesco Moto3. Nel 2016 ha fatto il suo ingresso nel paddock del Campionato del Mondo FIM Supersport. “Ho iniziato in Belgio nel 2009,” dice Cresson. “Poi ci siamo spostati in Spagna. Tra il 2012 e il 2015 ho corso nel CEV Moto3™ prima del passaggio alla classe 600cc in Italia e poi nel Campionato del Mondo. Fino al 2020 sono stato impegnato per tre stagioni nel WorldSSP. Per questo 2021 mi attende una grande avventura nel WorldSBK!”.

Dopo la caduta avvenuta l’anno scorso in Gara 1 del Round Motul del Portogallo che a Portimao ha causato il brutto infortunio di Sandro Cortese e che ha costretto il tedesco a saltare tutto il resto della stagione, Lucio Pedercini ha puntato sul belga come suo sostituto per l’ultimo appuntamento del 2020.

Il primo a essere stato contattato è stato Valentin Debise, poi è toccato a Roman Ramos e infine a Loris Cresson: “Dopo l’infortunio occorso a Sandro nel mese di agosto, il team ha cercato un pilota che potesse sostituirlo Round per Round. La stagione del WorldSSP era complicata e il mio manager conosce da tanti anni Lucio Pedercini. Quindi ho preso il posto di Sandro. Non mi trovavo in lotta per il titolo del WorldSSP e dal momento che il WorldSBK era da tempo il mio obiettivo, ci siamo detti 'perché no?' e così siamo partiti”.

In occasione dell’esordio nel WorldSBK, Cresson nelle tre gare disputate in Portogallo ha conquistato un 18° posto come miglior risultato. Da quel momento in poi ha iniziato a lavorare in ottica 2021 nonostante le difficili condizioni legate alla pandemia. "Ho lavorato tanto sulla mia condizione fisica e ho praticato anche molto motocross”, ha spiegato. “Ho svolto due giornate di test a Jerez, altre due ad Aragon e poi all’Estoril con la moto dell’anno scorso. Questo mi ha permesso di capire un po’ meglio come si comporta una Superbike e anche l’elettronica. Nel mese di marzo ho girato in Belgio con una moto stock che mi ha inviato il team”.

“Non salgo sulla mia moto da gara da novembre,” ha aggiunto. “A causa delle attuali restrizioni, le cose sono più difficili da organizzare ma non sono l’unico…anche Lucas Mahias e Isaac Viñales non hanno ancora guidato l’ultima versione della ZX-10RR. Spero di poter svolgere alcuni giorni di test prima del via della stagione. Non manca molto ma c’è la possibilità!”.

Per il 2021 Cresson sarà ancora in sella a una Kawasaki ZX-10RR, simile a quella a disposizione di Jonathan Rea e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK): “Di base abbiamo tutti una ZX-10RR. I nostri freni sono un po’ diversi dato che il team ha una partnership con Nissin che penso sia un po’ più avanti in termini di sviluppo. Oltre a questo abbiamo lo stesso materiale. La differenza potrebbe stare nelle ultime novità ma tant’è”.

Oltre a lui vedremo diversi esordienti nel WorldSBK come nel caso di Tito Rabat (Barni Racing Team), Lucas Mahias (Kawasaki Puccetti Racing) e del campione in carica nel WorldSSP Andrea Locatelli (Pata Yamaha with BRIXX WorldSBK). Il belga è consapevole che la sfida per conquistare il titolo di rookie dell’anno sarà impegnativa: “Contro Rabat o Mahias che sono piloti che possono vantare già una certa esperienza, puntare al titolo di rookie dell'anno forse sarebbe un po’ troppo pretenzioso da parte mia”, ha detto un cauto Cresson.

“L’obiettivo sarà quello di scoprire la categoria e il team e di imparare a lavorare insieme. Proveremo a portare a casa più punti possibili. Penso che già così potrebbe essere un buon punto di partenza per essere la prima stagione. Ci sarà tanta competitività, quindi molto dipenderà nell’imparare a come avvicinarsi il più possibile alle posizioni che contano”.

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