Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” ha mandato in scena il Round Pirelli dell’Emilia-Romagna, un weekend difficile per Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK). Il nordirlandese è arrivato quinto in Gara 1 e Tissot Superpole Race e quarto in Gara 2. Il sei volte campione del mondo è sesto in classifica con 129 punti, a 21 lunghezze di distanza da Andrea Locatelli (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK) e a 169 dal leader del mondiale Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati).

Rea in Gara 1 è arrivato a dieci secondi dal podio al termine di un gran duello con Dominique Aegerter (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) che lo ha passato al penultimo giro in curva 14 ma finendo largo e permettendo così al nordirlandese di tornare davanti. Cosa simile a quanto avvenuto in curva 8.

Rea sabato dopo Gara 1 ha detto: “Questa ora è la nostra realtà, dobbiamo dimenticarci del passato, il passato è passato. Ora stiamo guidando la stessa moto di tanti anni fa. Tutti stanno andando più forte, noi stiamo provando di tutto per migliorare e stiamo migliorando, ecco tutto. Invece di essere contenti di vincere una gara, dobbiamo essere contenti di un quinto posto e sappiamo che dobbiamo lavorare. Siamo in questa situazione, questa ora è la nostra realtà. Dobbiamo migliorare l’intero pacchetto. Dobbiamo smettere di aspettarci di vincere e salire sul podio in ogni weekend, è difficile essere lì. Dobbiamo migliorare; questa è la nostra realtà”.

Domenica in Gara 2 Rea è arrivato quarto nonostante alcuni problemi con la sua moto mentre puntava a lottare con Axel Bassani (Motocorsa Racing) per un posto sul podio, arrivando a due secondi dalla terza posizione ma a 12 dalla seconda piazza di Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK). Per il secondo Round dopo quello di Indonesia il nordirlandese non è salito sul podio.

Rea ha analizzato Gara 2: “Purtroppo non ho potuto lottare di più. Nel corso del giro di schieramento ho provato ad adattare i miei freni e la leva era bloccata. Appena i freni si sono scaldati la leva è tornata verso il manubrio e non riuscivo a fermarmi in alcune aree. Ero nella scia di Axel e i freni si stavano surriscaldando troppo. Onestamente non sono riuscito a fare tanto di più. Ho avuto la sensazione che senza quel problema ai freni avrei potuto fare un po’ meglio. Un quinto, un quinto e un quarto posto non è il weekend che avevamo sognato ma c’è margine di miglioramento. Dobbiamo continuare a lavorare sulla ZX-10RR, provando a colmare il gap che ci separa da quelli davanti. Ora ci sono troppi secondi tra noi e Alvaro che è davvero davanti. Abbiamo veramente bisogno di capire la radice dei nostri problemi. Sembra che abbiamo sistemato qualcosa togliendo del carico dall’anteriore. Riusciamo a conservare della gomma anteriore ma la moto non si comporta nello stesso modo. Ci sono margini di miglioramento”.

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