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Dal dubbio di giovedì sul correre o meno al sesto posto di domenica: a Misano l’epico ritorno di Petrucci

Sunday, 16 June 2024 14:59 GMT

Bruttissimo infortunio prima del Round di Assen per il ternano che però oggi in Romagna si è regalato una grande soddisfazione

Quello al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” è sempre un Round speciale per il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike e lo è stato anche per Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team). ‘Petrux’ ha riportato un brutto infortunio nelle scorse settimane mentre si stava allenando praticando motocross ma – tornato in azione a Misano – ha centrato tre top ten, tra cui un gran sesto posto in Gara 2. Ecco il racconto del suo epico weekend.

LE PAROLE DI GIOVEDÌ: “Non so dire se riuscirò ad arrivare alla fine di Gara 1…”

A inizio weekend ‘Petrux’ aveva dei dubbi su cosa sarebbe riuscito a fare in questo Round: “Sono davvero contento di essere qui. Mi sento quasi al 100%, ho ancora bisogno di un po’ di tempo ma sono davvero contento di essere di nuovo in questo paddock. Il 95% del corpo è messo bene ma mi fa abbastanza male la spalla destra e questo mi causa dei problemi quando freno, avverto tanto dolore. Quando rilascio il freno e sono sul rettilineo non sento dolore. Il mio obiettivo è finire tutte e tre le gare. Non so dire se riuscirò ad arrivare alla fine di Gara 1. Non ho grosse aspettative”.

VENERDÌ: “Alla fine della FP1 ho avuto dei problemi… proverò a fare la Superpole e vedremo se domattina mi sentirò meglio”

14° tempo in FP1 e 12° in FP2 per Petrucci che venerdì ha firmato un 1’34.476, staccato di circa un secondo dal leader Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team). Petrucci e il team hanno deciso di saltare metà di FP2. Queste le sue parole al termine del venerdì di Misano: “Venerdì mattina le sensazioni sono state abbastanza buone e non ho sentito tanto dolore. All’inizio della prima sessione ero messo bene. Il feeling con la moto non è stato lo stesso del test di fine maggio. Al termine della sessione ho iniziato a sentire un po’ di dolore. Alla fine della prima sessione ero messo un po’ male e quindi abbiamo deciso di saltare la prima metà di FP2. Quando senti dolore alla spalla fa più male rispetto a quanto ti aspettavi. Sto facendo tanta fatica con la spalla dato che c’è una grossa infiammazione. Più la usi, più usi i muscoli e i tendini e più la situazione peggiora. Proverò a fare la Superpole e vedremo se domattina riuscirò a sentirmi meglio e correre in Gara 1”.

SUPER SABATO: “In primis, volevo finire la gara. La top ten è qualcosa di inaspettato!”

Nonostante il dolore alla spalla e i dubbi, il ternano ha firmato qualcosa di ‘inaspettato’, ricevendo i complimenti di tanti: “Venerdì dopo la FP2 ho detto ‘forse domani non sarà possibile correre’. Ho pensato a sessione per sessione, giro per giro, curva per curva. Ho iniziato la gara abbastanza bene ma nella seconda parte di gara non sono più riuscito a usare la mia mano destra a causa del dolore alla spalla. Per restare sulla moto ho usato le gambe, ma sentivo davvero tanto dolore. Sono rimasto davvero sorpreso dal fatto di essere arrivato alla fine e specialmente in top ten; sono andato oltre il mio obiettivo. In primis volevo finire la gara. La top ten è qualcosa di inaspettato”.

DOMENICA FAVOLOSA: “Incredibile… gli ultimi quattro giri sono stati un incubo!”

Domenica le cose sono andate ancora meglio per il pilota umbro che in Tissot Superpole Race ha replicato il nono posto di Gara 1 mentre in Gara 2 è arrivato sesto al termine di un gran duello con Axel Bassani (Kawasaki Racing Team WorldSBK). A fine gara – emozionato - ha detto: “È incredibile. Non mi aspettavo di essere qui. Stamattina mi sono svegliato e non sapevo come avrei fatto ad affrontare due gare. In Superpole Race non sono partito bene. Avevo paura di cadere. Mi hanno passato in tanti anche se tra loro erano molto aggressivi e alcuni sono caduti. Dopo alcuni giri mi sono trovato in nona posizione e mi sono detto ‘oh, perfetto!’. In Gara 2 sono uscito dai box e frenando in curva 4 ho sentito tanto dolore. Sullo schieramento ho detto al mio team ‘forse faccio dei giri e vediamo’. Era come avere un pugnale nella spalla. Sono partito davvero bene. Nelle prime curve sono riuscito a tenere il passo anche se sentivo tanto dolore. Ho visto che Bassani non era poi così distante, quindi sono andato con lui provando a prendere del margine su quelli dietro. Era messo male e sono riuscito a passarlo ma gli ultimi quattro giri sono stati un incubo. Quando ho tagliato il traguardo la spalla mi faceva malissimo. È una sensazione incredibile dato che la spalla mi faceva malissimo ma al tempo stesso mi sono ricordato anche del dottore che dopo l’infortunio mi ha detto ‘non so se riuscirai a tornare nuovamente in sella a una moto’ e dopo due mesi sono arrivato sesto. Una sensazione mista, tra dolore e gioia, che mi fa commuovere!”.

 

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