LA SUA STORIA: conosciamo meglio Isis Carreno – "Abbiamo aspettato anni per un Campionato come questo; spero che le giovani lottino sempre per ciò che vogliono"
La cilena ha preso parte alla prima storica stagione del WorldWCR
Isis Carreno (AD78 FIM Latinoamerica by Team GP3) è stata una delle protagoniste della prima edizione del Campionato del Mondo Femminile FIM dopo essere scesa in pista in un Round del 2021 nel WorldSSP300. Carreno ha saltato metà della stagione per infortunio ma è andata a punti in tutte le sei gare alle quali ha preso parte, con un duplice sesto posto a Misano come miglior risultato che le ha permesso di mettere in mostra il suo potenziale.
LA CARRIERA DI CARRENO, CON PAROLE SUE: l’esordio in campo nazionale
Carreno ha iniziato a correre in ambito regionale e junior e poi è approdata nel Campionato del Mondo: “La mia prima moto è stata una minimotard da 140 cc quando avevo 12 anni. La mia prima gara l’ho disputata in sella a quella moto e in un campionato nazionale. Per me quello è stato uno step molto importante dato che stavo imparando come utilizzare una moto con le marce. Poi a 13 anni ho cambiato categoria, passando a una supermotard TM450cc, provando anche una 250cc. Nel 2014 ho avuto l’occasione di correre in Spagna nella categoria pre-Moto3, poi nel 2015 sono tornata in Cile e ho preso parte ai campionati latinoamericani e panamericani in Messico e Argentina, campionati che ho vinto”.
“Dal 2017 al 2019 ho corso in Messico in un campionato femminile e anche nel 2019 ho partecipato a un campionato latinoamericano in una categoria simile al WorldSSP300, correndo con una Kawasaki da 400cc. Quel campionato l’ho vinto, poi nel 2021 sono tornata in Europa e nello specifico in Italia dove in quella stagione ho preso parte alla Women’s European Cup con una Kawasaki da 400cc del TEAM GP3 AD11. Nel 2022 e 2023 sono andata a podio in quel Campionato, in Croazia e a Valencia e sono riuscita anche a vincere il campionato nazionale nel mio Paese nella categoria GP3 Super Expert, con alcuni anni in sella alla Yamaha R3 e un altro con la Kawasaki 400cc. Sono stati anni di tanti sacrifici e di apprendimento per me”.
Prima delle moto ha provato anche altri sport…
Carreno ha provato anche altri sport ma il punto di svolta è stato nel convincere sua madre dei lati positivi del motociclismo: “Prima di scegliere le moto al 100%, ho provato tanti sport come il pattinaggio di velocità, pattinaggio di figura e hockey ma nessuno di questi mi dava tanta felicità quanta me ne dava il motociclismo. Ho scelto le moto dato che era lo sport che mi piaceva di più e del quale sono appassionata. Adoro la velocità, l’adrenalina, mi piace imparare dai miei errori e migliorarmi”.
Carreno ha avuto il suo bel da fare anche in ambito familiare: “Mio padre era il più contento di tutti dato che avrei inseguito la sua passione. Mia madre non era molto felice ma sono riuscita a convincerla a farmi correre. Ora sa da cosa deriva la mia gioia e cosa mi appassiona. Il resto della mia famiglia ha un po’ di paura ma è contento di ciò che ho ottenuto e di quanto sono coraggiosa, considerando anche le tante difficoltà nell’arrivare in Europa per una latinoamericana”.
ORGOGLIOSA DI RAPPRESENTARE IL CILE: tiene alta la bandiera del Paese sudamericano
Carreno parla anche del percorso che l’ha portata ad attraversare l’Oceano Atlantico per arrivare in Europa e tenere alta la bandiera del suo Cile anche nella prima storica edizione del Campionato del Mondo Femminile FIM: “Rappresentare il mio Paese e l’America Latina per me è molto importante, mi sento orgogliosa di tutto ciò che ho ottenuto nel corso degli anni, del livello che ho raggiunto anche considerando che è molto difficile viaggiare alla volta dell’Europa e trovare dei bei circuiti sui quali allenarsi, per raggiungere un alto livello ed essere competitiva. Devi avere tanta determinazione, cuore e coraggio per arrivare dove siamo adesso, quindi per me è un sogno e un’emozione che non riesco a spiegare quello di poter rappresentare il Cile e l’America Latina in Europa. Penso che la mia esperienza in Europa aprirà le porte per le future generazioni che vogliono arrivare lì”. Inoltre prende ispirazione dalle migliori al mondo contro le quali ha corso nella prima annata del WorldWCR: “I miei punti di riferimento sono sempre state Ana Carrasco e Maria Herrera, grandi donne ed atlete e quindi per me è un sogno correre con loro oggi”.
UNA PAROLA DI INCORAGGIAMENTO PER LE ALTRE GIOVANI
Carreno, infine, rivolge un messaggio anche a tutte quelle giovani ragazze con ambizioni in uno sport che è ancora troppo dominato dalla componente maschile: “Spero non si arrendano mai, che lottino sempre per ciò che amano e per lo sport di cui sono appassionate. Penso che abbiamo aspettato tanti anni per un Campionato come questo e per una maggiore visibilità per le donne nel motociclismo ma spero che le giovani lottino sempre per ciò che vogliono raggiungere. Date sempre tutto quello che avete e più di voi stesse in pista, fate in modo che gli ostacoli o le cadute non vi fermino mai, ogni caduta è un’occasione di apprendimento per migliorarsi in seguito”.
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