LA SUA STORIA: conosciamo meglio Sara Varon – "Grande passione per le gare a cui dedico tutta me stessa"
La sua stagione 2024 è stata condizionata da alcuni infortuni che l’hanno costretta a saltare il primo e il secondo Round ma ciò non le ha impedito di mettere in mostra dei segni del suo pedigree di campionessa
Avvio di 2024 difficile per il talento colombiano Sara Varon nel WorldWCR, costretta a saltare il primo Round in Emilia-Romagna e poi quello in Gran Bretagna per infortunio. Al suo esordio a Portimao in occasione del Round del Portogallo ha raccolto due 20esimi posti ma col passare delle gare ha messo in mostra dei passi avanti, terminando l’anno con un 16° posto come miglior risultato in occasione del Round d’Italia e di quello di Spagna. Tanto talento per Varon che nel 2022 è diventata la prima colombiana a vincere il Campionato Latinoamericano e l’anno dopo è stata la prima colombiano a vincere il Campionato Ibero – Americano.
IMPARARE DAI VETERANI: in Messico inseguendo un sogno
Dopo aver lasciato la sua città natale di Ibague, in Colombia, per spostarsi in Messico, Sara Varon corre in ambito mondiale sotto la guida del Direttore del team ITALIKA Racing Jorge Perez e ha come compagna di box la messicana Astrid Madrigal. La prima annata di Varon in ambito mondiale è stata condizionata dagli infortuni ma la determinazione non le manca e sta lottando a fondo per essere una delle protagoniste nel WorldWCR.
IL SOGNO DI UNA BAMBINA: una minimoto come primo step verso il WorldWCR
Varon dichiara che la sua famiglia è pienamente inserita nel mondo del motociclismo e che pertanto per lei si è trattato di un percorso naturale. “È grazie a loro che ho iniziato a correre in moto. Da quando ero piccola mi portavano alle gare e inoltre mio papà aveva un’officina, quindi sono sempre stata in mezzo alle moto. Quando ero piccola c’era una minimoto nell’officina di mio papà a cui dissi che volevo correre come gli altri, quindi mio padre un giorno portò la moto a casa lasciandomela guidare. In qualche modo l’ho guidata come già sapevo fare”.
IL PERCORSO DI VARON VERSO IL WCR: dal guidare per divertimento alle competizioni
Varon prosegue: “Ho iniziato a correre dato che anche i miei genitori correvano. Per la maggior parte della mia carriera ho corso in Colombia ma non ero né molto nota né sostenuta e quindi non potevo andare a tutte le gare dato che non era possibile da un punto di vista delle risorse a disposizione. Nel 2018 ho iniziato ad andare in Messico per correre rappresentando la Colombia e quell’anno sono arrivata tra le prime 10, conservando quindi il mio posto per l’anno seguente in cui ho vinto la mia prima gara. Nel 2021 poi mi hanno invitato nuovamente, ho conquistato più podi e sono riuscita a centrare un bel piazzamento in Campionato. Quell’anno sono andata a vivere in Messico, ho lasciato la mia famiglia, gli amici e l’università”.
IL LANCIO DELLA SUA CARRIERA: i sogni di Varon per il futuro
Varon è molto grata per l’opportunità che le ha dato il team ITALIKA Racing: “Ho davvero una grande passione per le gare alle quali dedico tutta me stessa. Voglio ottenere qualcosa di grosso in questo sport e grazie al sostegno che mi ha dato il team ITALIKA Racing non mi è mai mancato nulla. Sono riuscita ad allenarmi ogni giorno e a prepararmi a modo per questo Campionato. Nel 2022 ho vinto il campionato latinoamericano, la prima colombiana a farcela e poi nel 2023 sono diventata campionessa iberoamericana e anche in questo caso sono stata la prima colombiana a farcela. Nel 2024 grazie al lavoro che ho fatto e ai titoli che ho vinto, ITALIKA Racing mi ha aiutato a realizzare il mio sogno di approdare nel Campionato del Mondo Femminile FIM. Con il nostro direttore sportivo Jorge Perez e la mia compagna di box Astrid Madrigal ho imparato davvero tanto. Ora il mio obiettivo è diventare campionessa del mondo. Sono le gare ad avermi resa ciò che sono oggi, è la mia identità”.
RESILIENZA CONTRO LE AVVERSITÀ: nel 2024 il ritorno dall’infortunio
La stagione 2024 di Varon non è stata semplice per via di due cadute nella prima parte dell’anno nelle quali ha riportato degli infortuni. Pertanto ha dovuto attendere fino al terzo Round della stagione per esordire nel WorldWCR. “Mi sono infortunata a marzo e poi anche nel test del WorldWCR a Cremona. Ho quindi saltato i Round di Misano e Donington Park. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto essere presente a quei Round ma purtroppo non è andata così. Ho avuto il via libera per correre a Portimao anche se non mi sentivo bene a livello mentale. Avevo paura di una nuova caduta e di un nuovo infortunio. È stato un momento difficile, senza dimenticare che quello di Portimao è un circuito speciale con degli alti e bassi. Sapevo che sarebbe stata dura. Sono carica e lotterò per i miei sogni”.
UN ESEMPIO DA SEGUIRE: difendere i colori della Colombia e un messaggio per le giovani
Varon parla anche di cosa significa per lei rappresentare il suo Paese: “È molto importante, rappresento un intero Paese, sono molto orgogliosa di rappresentare la Colombia, lì sono nata e cresciuta. Sarò per sempre una colombiana. Questa è la cosa più importante della mia vita, sognavo questo momento. È un onore poter fare la storia e lasciare un segno in questa nuova era del motociclismo. È l’inizio di un qualcosa che tra pochi anni sarà fenomenale”. Varon conclude rivolgendosi alle giovani che vogliono impegnarsi in questo campo: “Come in tutti gli sport, serve disciplina, impegno, sacrifici e il dedicare tutta la propria vita per ottenere qualcosa di importante. Se questo sport ti piace, farai qualsiasi cosa per fare la differenza. Lottate ogni giorno per i vostri sogni, siate delle guerriere e non permettete a nessuno di fermarvi dato che anche voi come successo a me potete realizzare il vostro sogno di arrivare nel Campionato del Mondo Femminile FIM”.
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