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LA SUA STORIA: ecco Tayla Relph – "Sono davvero orgogliosa di essere quel modello di riferimento che avrei voluto avere quando avevo dieci anni"

Monday, 1 July 2024 08:20 GMT

L’australiana racconta il proprio percorso nel motorsport, quali sono i suoi obiettivi per il 2024 e tanto altro

Il Campionato del Mondo Femminile FIM ha ufficialmente preso il via con due gare appassionanti andate in scena al Misano World Circuit “Marco Simoncelli, già passate alla storia del motorsport. Una delle protagoniste, Tayla Relph (TAYCO Motorsport), ci ha raccontato la sua carriera fino a questo momento, il proprio percorso nel motorsport e del modello di riferimento che è e che avrebbe voluto avere quando era piccola.

I PRIMI MOMENTI E L’AVVIO DELLA CARRIERA DA MOTOCICLISTA

La passione di Tayla Relph per il motociclismo è nata da piccolissima. Quando aveva solo due anni e mezzo ha preso parte all’evento motociclistico Crusty Demons che l’ha entusiasmata molto. Un entusiasmo che l’ha portata a ricevere come regalo di Natale una minimoto, una PeeWee 50, poco prima di compiere tre anni. Prima del 7 gennaio, giorno del suo terzo compleanno, era già in sella con un gran sorriso.

PRIMI PASSI NELLE COMPETIZIONI: motocross a sei anni, gare di velocità a 10

Tayla ha iniziato a correre col motocross quando aveva sei anni e all’età di dieci era già in azione in gare di velocità. Così è iniziato il suo percorso nelle competizioni. Nonostante la sua famiglia non fosse legata alle competizioni motociclistiche, la determinazione e l’amore di Tayla per questo sport l’hanno portata a ottimi risultati.

CARRIERA E SUCCESSI: soddisfazioni in ambito nazionale per Relph

In carriera, Tayla ha corso contro piloti a causa della mancanza di donne al via delle competizioni in Australia. Questi i suoi principali successi:

2014: Vittoria in un Round alla sua prima presenza nel campionato australiano e secondo posto in classifica nella classe Moto3.

2016: È la prima donna a vincere una gara nel campionato australiano, conquistando due successi nella classe Moto3 e terminando al terzo posto in classifica.

2018: Secondo posto in gara contro 27 uomini nel campionato australiano Supersport 300.

Tayla ha preso parte a competizioni internazionali in Nuova Zelanda e India e nel 2012 e 2013 ha partecipato agli eventi della Red Bull Rookie Selection.

SFIDE E PUNTI DI RIFERIMENTO: sostegno della famiglia, obiettivo essere un modello a cui ispirarsi

Crescendo, Tayla ha dovuto affrontare delle sfide significative, tra cui quella del bullismo - in una scuola tutta femminile - per via del suo sport preferito. Nonostante questi ostacoli, il sostegno della sua famiglia e la grande determinazione le hanno permesso di restare concentrata sui suoi obiettivi. Tayla punta a essere un modello al quale possono ispirarsi le ragazze che vogliono impegnarsi nel motorsport, dimostrando che le donne possono eccellere in questo sport.

OBIETTIVI ATTUALI E FUTURI: togliersi delle belle soddisfazioni nel WorldWCR

Tayla ora corre nel WorldWCR, puntando a lottare per il podio e per il titolo mondiale. È impegnata anche in termini di affari con le sue società TAYCO Creative e South West Track Days; inoltre ricopre il ruolo di Ufficio Stampa Nazionale per i Round di Australia del WorldSBK che vanno in scena al Phillip Island Circuit.

VITA PRIVATA E INTERESSI

Oltre alle gare, Tayla ha una passione complessiva per il motorsport che la vede impegnata anche in termini di creazione di contenuti, fotografia e redazione di editoriali. Ha una laurea in giornalismo con delle specializzazioni in Criminologia e Giustizia Criminale, Sociologia e Psicologia. Il pilota preferito di Tayla è Jorge Martin mentre tanta ispirazione l’ha tratta da Maria Herrera.

TAYLA: “Davvero orgogliosa di poter correre a livello mondiale”

"A soli due anni e mezzo ho assistito a un evento motociclistico (Crusty Demons) dove fanno dei ‘backflip’ sulle moto e come regalo di Natale ho chiesto una minimoto!".

In merito alla sua carriera: "In Australia non ci sono abbastanza donne per dar vita a una ‘nostra’ categoria e quindi per tutta la carriera ho gareggiato contro gli uomini. Nel 2016 sono diventata la prima donna a vincere una gara nel Campionato australiano".

Queste le sue parole sul rappresentare il proprio Paese: "Sono davvero orgogliosa di poter correre a livello mondiale e di essere quel positivo modello di riferimento per le giovani generazioni che avrei voluto avere quando avevo dieci anni”.

Questo il suo messaggio per le giovani donne impegnate in pista: "Credete in voi stesse e circondatevi di persone positive che vi sostengano e che vi portino in alto!”.

TAYLA: il collegamento con Garry McCoy

Relph ha parlato del sostegno di Garry McCoy: "Non me la cavavo bene con il motocross e quando avevo circa otto o nove anni avevo lentamente iniziato a perdere la passione. Per fortuna papà conosceva qualcuno che era dentro al contesto delle Supermotard e quindi gli ha detto ‘perché non metti Tayla su una piccola pista da go-kart… '. È così che è iniziato il mio grande amore per le competizioni su ‘strada’! Ho imparato molto velocemente. Ovviamente è stata un po’ più dura dato che la mia famiglia non aveva trascorsi nel motorsport e quindi papà imparava quanto me. Però sono stata fortunata ad avere il sostegno di Garry McCoy che correva per il nostro club locale. Mi ha visto correre e sapeva che avevo il talento per farcela. Ero molto, molto veloce, dato che non avevo paura. Non sapevo davvero ‘come' andare forte o come guidare una moto in modo sicuro. Avere Garry al mio fianco e il suo sostegno è stato importante. Abbiamo trascorso tantissime giornate ad allenarci insieme. Magari all’epoca avessi saputo quanto era importante tutto quell’allenamento ma da undicenne vedevo semplicemente questo ragazzo su YouTube che faceva delle cose ‘fighe’. Questo era tutto quello che sapevo. Mi ha dato tutte le sue tute da gara, mi ha dato uno dei suoi caschi e per fortuna avevamo la stessa taglia. Quindi per circa tre anni di carriera nella Superbike australiana avevo tutte le tute, i caschi e tutto quanto che era di Garry McCoy. E anche in quel caso non mi rendevo conto di quanto fosse importante tutto ciò!".

 

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