Locatelli analizza il ritorno sul podio: "Abbiamo fatto un grosso passo avanti… ho avuto maggiore confidenza e ho conservato un bel passo!"
In Gara 2 a Most ‘Loka’ è tornato su quel podio che gli mancava dal primo Round della stagione, in Australia
Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) nella domenica andata in scena all’Autodrom Most grazie al terzo posto in Gara 2 è tornato su quel podio tanto atteso nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike, podio che gli mancava dalla Tissot Superpole Race del Round di Australia a Phillip Island.
Locatelli è partito dalla sesta casella, ha perso una posizione ma ben presto ha scavalcato Michael Ruben Rinaldi (Team Motocorsa Racing) e Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) che ha dovuto scontare il primo dei suoi due Long Lap Penalty. Poi all’ottavo giro ha superato Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) e al 14° Michael van der Mark (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team), arrivando a cinque secondi e 462 millesimi dal vincitore Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team).
Locatelli ha detto: “Penso che domenica abbiamo fatto un lavoro incredibile dato che partire sesti non è mai facile, come non lo è partire nono in Superpole Race. Passo passo abbiamo migliorato la moto e il feeling. In Gara 2 abbiamo fatto un grosso passo avanti e il feeling in moto era molto, molto migliore. Ha fatto tanto caldo e quindi è stato davvero difficile ma ho avuto maggiore confidenza e conservato un buon passo fino alla fine. Dobbiamo essere contenti per questo podio. Non è mai facile dato che gli altri spingono forte. Penso che con Yamaha abbiamo fatto un grosso passo avanti. Questo per noi è un gran regalo”.
Cos’è cambiato sulla Yamaha R1 del pilota di Selvino tra la Superpole Race e Gara 2? Nella gara breve della mattina, è partito nono ed è arrivato sesto e anche questo ha contribuito al podio ottenuto poi in Gara 2.
Locatelli ha detto: “Onestamente, analizzando settore per settore, non eravamo poi così distanti. Il problema principale è che ci mancava qualcosa nel terzo e quarto settore. Specialmente dopo la Superpole Race con la SC0 al posteriore, la moto era complicata da guidare. Grazie a questi dati abbiamo capito bene la moto e fatto uno step. In quelle aree è stato molto più facile curvare la moto e restare con gli altri. Lì abbiamo fatto un grosso step”.
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