Muir sugli obiettivi 2024: "Se Toprak pensa di poter vincere il titolo, anche noi crediamo possa farcela"
Il Team Principal BMW ha parlato dei passi avanti compiuti dalla Casa tedesca ma anche del clima nel box e del potenziale per il 2024
Grandi passi avanti in termini di risultati per BMW nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike grazie a tre podi e due vittorie nei primi due Round con Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) mentre il compagno di box Michael van der Mark è arrivato quarto in Gara 2 a Barcellona. In un’intervista rilasciata al telecronista del WorldSBK Steve English, il Team Principal BMW Shaun Muir ha parlato dei miglioramenti compiuti da BMW, del rapporto tra Razgatlioglu e van der Mark e degli auspici per questo 2024.
FARE UNO STEP: “Ha confermato che eravamo sulla strada giusta”
Il grosso cambiamento è arrivato con l’approdo di Razgatlioglu in BMW, con il turco che è salito per la prima volta in sella alla moto della Casa tedesca in occasione di un test svolto a Portimao. Muir ha detto: “Onestamente ci trovavamo in una situazione in cui eravamo molto vicini a fare quello step. Penso che in inverno abbiamo apportato delle modifiche non radicali per fare quel grosso cambiamento. Si trattava semplicemente di consolidare quel setup che conoscevamo e sui cui avevamo lavorato negli anni scorsi. Con Toprak nel team e partendo da quella base abbiamo avuto la conferma che eravamo sulla strada giusta”.
“Michael sta tornando in forma dopo gli infortuni, sta lavorando con Toprak e nel team c’è una bella atmosfera. Sembra ci sia stato un clic in tanti aspetti su cui in precedenza facevamo un po’ di fatica. Da un punto di vista operativo mio e di SMR abbiamo apportato dei piccoli accorgimenti, portando con noi Phil che aveva lavorato con me in Aprilia e con cui mi ero tolto delle belle soddisfazioni, come anche con Eugene. Il suo carattere andava incontro a quelle che erano le nostre esigenze e nel gruppo ci sono stati solo uno o due cambiamenti ma in sostanza si tratta dello stesso gruppo che ho avuto negli ultimi due anni, anche se ora stanno arrivando i risultati. Non posso dire che ci sia stata una cosa specifica che abbia fatto la differenza, semplicemente è andato tutto a posto”.
GLI OBIETTIVI: “Mi sembra che sia come l’inizio del 2011 e 2015, quando vincevamo il titolo nel Campionato britannico…”
Muir ha vinto dei titoli in ambito nazionale con il team Shaun Muir Racing e punta a ripetersi anche in ambito mondiale, con Razgatlioglu e il suo manager Kenan Sofuoglu che nelle ultime settimane hanno parlato di titolo mondiale. Muir ha detto: “La British Superbike è stato il trampolino di lancio. Penso che in quel Campionato abbiamo fatto qualcosa di fantastico. Abbiamo fatto ciò che era giusto in quel momento, ovvero passare al WorldSBK. Siamo qui da tanto tempo, abbiamo fatto tanta strada e accumulato esperienza”.
“Mi sembra che sia come l’inizio di 2011 e 2015 quando abbiamo vinto il titolo, quest’anno ho una sensazione simile. Quando le cose vanno nel verso giusto lo sai. Nel team c’è un bel clima e anche per quello che proviene dall’azienda possiamo pensare di essere sulla strada giusta. Con Toprak abbiamo due anni di contratto, abbiamo disputato due soli Round e siamo qui a parlare di titolo mondiale. Ma è Toprak che ne sta parlando. Se lui pensa di poter vincere il titolo, anche noi crediamo possa farcela”.
IL CLIMA NEL BOX: Razgatlioglu e van der Mark collaborano
In Superpole Razgatlioglu sta collaborando con van der Mark, con cui aveva diviso il box in Yamaha nel 2020. Muir ha detto: “Devo dire che non c’è mai stato un rapporto del genere fin da subito, nemmeno con Markus e Tom, e poi con Eugene e Tom e Michael e Scott. Sapevamo di dover cambiare qualcosa. Era frustrante. Le frustrazioni nel box sono legate all’assenza di risultati. Devi salire di livello ed è qualcosa che riguarda tutti, dal vertice al fondo. Ovviamente anche il contesto ne risente, provi a cercare qualcosa che probabilmente non c’è. Ora sappiamo qual è la nostra base”.
“Quando Toprak è arrivato nel team siamo subito rimasti impressionati dalla sua calma ma al tempo stesso stiamo provando a capire anche il suo carattere. Per quanto riguarda Michael gli siamo stati accanto al letto d’ospedale nei momenti più brutti e siamo saliti sul podio di Portimao vivendo dei bei momenti. Capiamo com’è Michael ma non com’è Toprak. Per noi era assolutamente un foglio di carta bianco. Vedevamo solo quello che vedevano il pubblico e il paddock. Siamo rimasti impressionati dal vedere la persona bellissima che è, quelli che sono i suoi sentimenti e anche la sua ambizione che non ha eguali. Ora stiamo avendo i benefici dei tanti anni che ha trascorso in Yamaha e prima ancora con Manuel in Puccetti. L’auspicio è di andare avanti a lungo”.
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