"Voglio continuare… abbiamo dei piani B"
Eccoci arrivati al giro di boa della stagione 2024, con tanti temi interessanti al termine del Round della Repubblica Ceca
L’Autodrom Most è stato teatro di tanti momenti storici da quando nel 2021 è entrato a far parte del calendario del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike: quest’anno nel weekend della Repubblica Ceca si è parlato tanto del mercato piloti in ottica futura, di un ritorno sul podio e di un quasi contatto tra compagni di box. Ecco tutte le dichiarazioni più significative dal weekend appena andato in archivio.
Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team): “Un anno incredibile per me… Penso che Alvaro tornerà forte”
Tre triplette consecutive e dieci vittorie consecutive per Toprak Razgatlioglu e BMW: “Abbiamo festeggiato alla turca con il backgammon! Abbiamo giocato per soli 30 secondi dato che alla fine della gara non abbiamo tanto tempo. Se ci avessimo giocato per intero, forse gli altri mi avrebbero aspettato sul podio. Se vincerò a Portimao, forse mi butterò in piscina. In questo weekend abbiamo fatto un’altra tripletta. Per me è un weekend incredibile e un anno incredibile. Per firmare il record di vittorie consecutive devo vincerne altre due. Speriamo di andare avanti così per tutta la stagione, ho bisogno del titolo mondiale. Mancano tante gare e penso che Alvaro tornerà forte. Mi sono quasi messo a piangere pensando ai tifosi turchi che sono venuti a sostenermi. Ogni giorno che passa siamo sempre più famosi e specialmente in Turchia la gente mi sta conoscendo. Grazie a tutti gli appassionati turchi e spero di fare sempre meglio in ogni weekend. Non sono famoso quanto Kenan ma penso che Zayn sia più famoso persino di Kenan!”.
Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati): “Stiamo parlando con Ducati per rinnovare il contratto; se vogliono che firmi al World Ducati Week, devono darmi quello che voglio… abbiamo dei piani B”
Domenica pomeriggio Alvaro Bautista ha detto che la sua intenzione è quello di proseguire la sua carriera: “Onestamente, voglio continuare. Stiamo parlando con Ducati per rinnovare il contratto. Non è bello chiudere così la mia carriera. Devo sentirmi bene in sella alla moto. Dopo questo weekend abbiamo delle cose più chiare, possiamo partire da qui per migliorare. Stiamo parlando con Ducati per rinnovare il contratto. Questa è la mia intenzione. La mia scelta principale è quella di restare con lo stesso team ma dipende anche da Ducati, non dipende da me al 100%. Lo scorso weekend ho portato a casa più punti ma il feeling era stato una m***a. Questo è stato il primo weekend del 2024 in cui sono riuscito a guidare la moto come voglio. Se Ducati vuole che io firmi al World Ducati Week, devono darmi quello che voglio. Simone Battistella ha altre opzioni, ma non posso dirvi quali. Abbiamo dei piani B”.
Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati): “Alvaro mi ha chiesto scusa…”
Altro secondo posto per l’ottimo rookie Nicolò Bulega: “Abbiamo cambiato qualcosa nel setup della moto per conservare meglio le gomme; alla fine è stata una buona modifica perché penso di essere stato più veloce rispetto a ieri. Al momento non sono l’unico che può lottare con Toprak. Forse ora ho del vantaggio su Alvaro ma non mi importa del Campionato dato che è molto lungo. Guardo a gara per gara e provo a essere veloce ogni weekend, acquisendo esperienza. Sono soddisfatto dato che sono un rookie ma nei primi giri non ho proprio lottato con Toprak dato che andava al 90%. Dopo la Superpole Race Alvaro mi ha chiesto scusa ma è un ragazzo intelligente e con tanta esperienza. Con lui non ho nessun problema”.
Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team): “Tre mesi fa sono quasi morto in quell’incidente in motocross… non sapevo se ce l’avrei fatta a tornare a correre”
Tantissime emozioni per Danilo Petrucci, secondo sabato in Gara 1: “Sono davvero felice; tre mesi fa sono quasi morto in quell’incidente in motocross e per un attimo non sapevo se ce l’avrei fatta a tornare a correre. Poi ho recuperato bene; da quando sono tornato in moto, sto facendo fatica dato che guido con un solo braccio e uso tanta energia con la schiena e le gambe. Bel duello con Andrea, un mio amico; negli ultimi giri è sempre un pilota speciale ma ho chiuso tutte le porte. Questa è una delle mie gare più belle nel WorldSBK; mi manca ancora la vittoria. Con Toprak è impossibile vincere. Nonostante l’età mi sento ancora bene. Quando le cose vanno bene, non vado bene io. Poi quando qualcuno pensa che sono morto – stavolta sono quasi morto veramente – e quando ho tanta pressione ma non tante forze, riesco a fare davvero delle belle gare. Non so perché e non mi piace ma rendo meglio quando sono sotto pressione. Odio questa sensazione!”.
‘Petrux’ ha parlato anche del contatto avvenuto in Gara 2 con Bautista: "Mi dispiace molto, sono andato subito in Direzione Gara per controllare le immagini e anche loro hanno visto che è stato Gardner a spostarsi senza motivo, dato che da destra si è buttato tutto a sinistra e mi ha stretto tra lui e Bautista. Mi dispiace molto sia per me che per Alvaro ma ho dovuto alzare il piede che è stato colpito da Gardner mentre era in staccata. Ho provato a tenere su la moto ma poi Alvaro mi ha chiuso dall'altra parte e non sapevo veramente dove andare. Sono molto dispiaciuto sia per me che per Alvaro ma non è dipeso da me. Mi dispiace dato che abbiamo rovinato un weekend bellissimo”.
Michael van der Mark (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team): “Le prestazioni di Toprak ti motivano… tutto quello che posso fare è imparare da lui”
Di nuovo in top five, Michael van der Mark ha spiegato come ha adattato il suo stile di guida anche sulla base dell’influenza di Toprak: “Ho speso tante energie per stare con Toprak e Nicolò ma ho spinto troppo e ho perso un po’ di passo. La differenza è così piccola che ho provato ad allungare sul gruppo dietro ma poi Locatelli mi ha passato. Personalmente è stato davvero bello tornare nuovamente a lottare per le posizioni di vertice; ho firmato il giro veloce e questo mi ha dato un grande carico di confidenza. Sono deluso per aver mancato il podio ma anche perché ho compromesso tutto cadendo sabato in Superpole. Le prestazioni di Toprak ti motivano tanto ed è bello nel team comparare tutti i dati. Quando Toprak è arrivato nel team sapevo che si trattava del miglior pilota dello schieramento e tutto quello che posso fare è imparare da lui. Penso oggi di aver dimostrato che sto adattando il mio stile di guida e che sto traendo il massimo dalla moto”.
Jonathan Rea (Pata Prometeon Yamaha): “Non c’è niente che possa prendere il posto di un’eccessiva potenza… è l’unica cosa che se l’avessimo ora ci sarebbe di aiuto”
Jonathan Rea ha esordito parlando del suo weekend a Most: “Difficile, anche se ho come avuto la sensazione che il passo fosse buono come quello dei piloti davanti e con pista libera sono riuscito a sfruttare tutti i punti di forza della moto. Nel traffico ho davvero fatto fatica a superare. Devo fare meglio in qualifica ma devo anche capire come trarre il meglio dalle gomme Pirelli quando sono nuove dato che quando montiamo le gomme nuove su questa moto non faccio la differenza. Dobbiamo capire perché; forse è una cosa che riguarda lo stile dato che ho uno stile più da Superbike convenzionale e quindi forse gli altri piloti Yamaha utilizzano maggior angolo dato che le messe a punto non sono così diverse. Il mio passo gara non è migliorato; all’inizio sono ancora troppo lento, a metà gara nono sono veloce a sufficienza e alla fine sono accettabile. Non c’è niente che possa prendere il posto di un’eccessiva potenza, dobbiamo consolarci che in Gara 2 nelle prime sei posizioni ci sono tre Yamaha, ma non sono io la migliore delle Yamaha e chiaramente quindi c’è del lavoro da fare. È l’unica cosa che se l’avessimo ora ci sarebbe di aiuto”.
Andrea Iannone (Team GoEleven): “Penso sia stata la gara più difficile della mia vita”
‘The Maniac’ sabato è tornato sul podio: “Non sono al 100% in tutte le aree. Grazie alla mia esperienza è stato possibile conquistare questo risultato ma è possibile anche migliorare tanto; sia io che la moto abbiamo più potenziale. Comunque sono contento dato che non è facile correndo qui per la prima volta. L’anno scorso ho guardato la gara sul divano. Penso che questa sia stata la gara più difficile della mia vita; non sapevo cosa aspettarmi da questa pista anche se ora capisco che la mia condizione fisica non è al 100%. Le braccia, la schiena… devo migliorare qualcosa ma inizio a recuperare il feeling. L’anno scorso non credevo sarei riuscito a tornare così. Ho dato il 100%; a volte stresso il team ma tutto questo lo faccio per noi. Tutti ci devono credere, tutto è possibile. Non avendo i dati dell’anno scorso insieme questo podio vale doppio”.
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