"I primi passi che abbiamo fatto da un punto di vista del telaio sono andati nella giusta direzione" – Rea e Locatelli sulla prima giornata di test a Jerez
Sensazioni positive per i due piloti Yamaha al termine del martedì di lavoro sulla pista andalusa dove ha preso il via il programma della Casa giapponese in ottica 2025
I due piloti del team Pata Prometeon Yamaha Jonathan Rea e Andrea Locatelli analizzano la prima delle due giornate di test invernali in chiave 2025 andata in scena al Circuito de Jerez – Angel Nieto dove ha preso il via il programma di test della Casa di Iwata. ‘Loka’ ha provato delle novità mentre Rea ha preso contatto con il suo nuovo capotecnico.
AL LAVORO CON PALLARES: “A fine giornata ha ricevuto tantissimi applausi da tutti!”
Il Team Principal Paul Denning ha spiegato le motivazioni alla base del cambiamento nel ruolo di capotecnico, con Uri Pallares che nel 2025 prenderà il posto di Andrew Pitt. Rea e Pallares hanno già lavorato insieme ai tempi di Kawasaki, Casa con la quale Rea ha riscritto tanti record nella storia del WorldSBK vincendo sei titoli consecutivi tra il 2015 e il 2020. Con il clamoroso passaggio di Rea in Yamaha, anche Pallares ha preso la via di Iwata ricoprendo il ruolo di capomeccanico: al termine della prima giornata di test pre 2025 Rea ha speso delle ottime parole per il suo nuovo capotecnico.
Queste le sue parole: “È andata davvero bene. A fine giornata tutti lo hanno applaudito tanto dato che non si tratta di una cosa facile quella di arrivare e di inserirsi come ha fatto lui. Sono piuttosto contento. Non avevo dubbi che potesse ricoprire quel ruolo e farlo molto bene. L’obiettivo era chiaro, ed era quello di avere qualcuno che mi capisse davvero e che provasse a trarre il massimo e il meglio da me. Non è facile in un Campionato tanto competitivo come lo è il WorldSBK ora. Non dubito di me stesso ma ho bisogno di un extra, ho bisogno di persone che mi aiutino a ricavare il meglio da me e che mi aiutino nello sviluppo della moto. Ovviamente, dal suo punto di vista, il modo in cui ha gestito il programma di test, i ragazzi, l’atmosfera… è tutto bello. Inoltre sono positivamente impressionato da come stia lavorando con Yamaha per organizzare nel dettaglio i test, le novità da provare… ma questo riguarda anche Yamaha che da metà stagione in poi non è nemmeno andata a dormire per sviluppare la moto. Da un punto di vista visivo, l’aspetto principale riguarda le ali che sono state aggiunte alla moto 2025. Per l’anno prossimo ci aspettiamo di fare un bel passo avanti con tutte le idee di sviluppo curate dai ragazzi nel corso dell’inverno”.
LA PRIMA GIORNATA IN SINTESI: “Abbiamo chiuso con un sorriso… buon passo e buon feeling con la moto”
Jerez rappresenta il punto di partenza per Yamaha che vuole riscattare un 2024 senza successi, un 2024 iniziato e terminato bene ma con delle difficoltà a stagione in corso. Nella prima giornata a Jerez entrambi hanno totalizzato oltre 70 giri in sella alle loro Yamaha R1, con Locatelli che ha provato delle novità mentre Rea ha cercato di trovare le stesse sensazioni sulle due moto con due messe a punto diverse.
Locatelli ha detto: “In totale abbiamo percorso una settantina di giri e oggi ci siamo concentrati sulla guida e sul provare delle cose e sul ritrovare il bel feeling avuto a Jerez nell’ultima gara. Sono piuttosto contento. Non abbiamo lavorato per trovare il tempo sul giro, quindi per noi è stata una prima giornata normale, per ritrovare il feeling con la moto con l’obiettivo di prepararci per la seconda giornata dato che per noi sarà più importante. Forse proveremo qualcosa di extra. In generale sono piuttosto contento. Ho guidato bene sin da subito. Dopo tanto tempo con Yamaha per me è importante tornare in sella alla moto e andare subito più forte dato che è importante per il weekend; riuscire ad andare subito forte per noi è un grosso vantaggio. Passo passo ho incrementato il mio livello sotto questo aspetto. Non abbiamo fatto errori, ho avuto un bel passo e un bel feeling con la moto e non vedo l’ora di fare ulteriori test mercoledì”.
Rea ha aggiunto: “Abbiamo terminato con un sorriso. Siamo partiti con un setup base che Uri aveva definito con i ragazzi di Yamaha ed entrambe le moto erano molto simili. Verso inizio test mi sono reso conto che una moto era migliore dell’altra, quindi abbiamo provato a trovare lo stesso feeling con l’altra moto e abbiamo trovato delle cose positive e altre negative. I primi passi che abbiamo fatto da un punto di vista del telaio sono andati nella giusta direzione. Ho guidato con grande consistenza. Dobbiamo essere onesti con noi stessi dato che Jerez d’inverno è sempre strana; a volte può darti dei feeling non veritieri e tanto grip. Nella prima giornata il mio passo è stato abbastanza buono ma con tanto margine di miglioramento. Non abbiamo provato tante novità; mercoledì inizieremo a lavorare portando avanti il programma di test di Yamaha”.
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